Ieri, curiosando su internet, mi sono imbattuta in un interessante articolo di Barbara Corti, intitolato “La creatività (in rete) ci salverà”. Sono pienamente d’accordo con l’analisi dell’autrice che, inserendosi nel dibattito aperto dalla domanda “How is the internet changing the way you think?” posta ad artisti, scienziati, scrittori e giornalisti da Edge Foundation (un “think tank online” fondato a New York: http://www.edge.org/about_edge.html/), ha evidenziato le enormi potenzialità creative del web:
“Attraverso la rete, la creatività sta diventando non solo elemento destinato a tutti e creato da tutti, ma un vero e proprio linguaggio semantico, e sta accelerando, a mio parere in maniera esponenziale, i processi di innovazione, nati dalla sempre maggiore capacità delle persone di espandere, valorizzare, mettere in mostra la loro creatività, la loro capacità di spiccare il volo.
La rete diventa ogni giorno di più fucina di talenti inaspettati: la casalinga che crea video ricette alla Tarantino, lo studente di fisica che trasmette un viral visto da milioni di utenti, smanettoni che si inventano iniziative di comunicazione a basso costo che hanno più impatto di una campagna costata milioni. E ancora, l’elemento visuale diviene per tutti, globalmente, linguaggio articolato (pensiamo solo alla modalità con cui le persone su YouTube rispondono a dei video con altri video, senza inserir commenti scritti).
Certo, l’estetica è diversa, cambiata: dimentichiamoci la comunicazione patinata o la correttezza grammaticale. In rete milioni di persone comunicano, scrivono, pubblicano, ma le regole e la qualità con le quali eravamo abituati a confrontarci sono diverse.
La potenza e la forza della rete permettono alla creatività di diffondersi e divenire elemento con cui le persone si esprimono e parlano, a volte sottovoce, a volte urlando. Strumenti di grafica, video editing, fotografia sono oramai accessibili a tutti.
La creatività diventa pop e lascia definitivamente le vecchie logiche di copywriting, diritti d’autore, egocentrismo pubblicitario, permettendoci di assistere alla creazione di un ambiente, quello della rete, che sta dotando e consentendo a tutti di espandere le proprie capacità - energetiche, neuronali, creative.
La rete genera e contribuisce a creare ricchezza, nuova intelligenza e inedite forme di comunicazione, spesso non controllabili, spesso alternative e sempre in evoluzione. Sempre verso l’alto. Una nuova ecologia delle capacità umane”.
Sono molti gli esempi di creatività in rete che chiunque ami “navigare” alla ricerca d’inaspettati talenti potrebbe fare. Io voglio segnalare in particolare due blog, “Le Frufru” di Chiara e “Cata’s blog”, di Catalina Alvarez: vere e proprie fucine di fantasia e manualità!
Sognate e lasciatevi ispirare dalle idee creative di Chiara e Catalina, divertitevi imparando i segreti dell’handmade attraverso i loro consigli e scopritene il piacere grazie al loro entusiasmo contagioso!
Io l’ho fatto, cimentandomi, fra i tanti suggeriti, in un progetto che mi ha particolarmente colpito, confesso anche per la facilità di realizzazione.
L’idea di Chiara, che a sua volta ha tratto ispirazione da Pasadena (http://www.matrimonioperfettoblog.com/2011/03/la-collana-di-meredith.html), è questa: avete una vecchia collana, magari delle anonime perle che giacciono inutilizzate in un cassetto? Perché non riportale a nuova vita con semplici abbellimenti come un nastro di velluto e una spilla importante? L’ingrediente fondamentale per trasformare un oggetto comune in un gioiello “very chic” sarà la vostra fantasia, che, una volta messa in moto, dà infinite soddisfazioni, ma non costa assolutamente nulla!
Cata, innamoratasi di una collana scoperta in rete, ha dato libero sfogo alla sua creatività, decidendo di realizzarne una di forma simile, stavolta lasciando in secondo piano l’arte del riciclo anche a lei tanto cara, ma usando ugualmente poche cose (un mix di perle, brillanti e nastri di raso) e tanta fantasia!
I blog di queste due reginette dell’handmade sono un piacere per gli occhi e una fonte infinita d’ispirazione! E poi la creatività può essere contagiosa, per cui vi presento il mio “capolavoro”, ottenuto, per la parte creativa, grazie ai consigli e alle belle immagini condivise da Chiara e Catalina, per quanto riguarda invece la parte materiale, con un filo di perle di fiume rosate, nastro di raso ed una spilla vintage trovata tra i bijoux di mia nonna.
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