Mi sono appena svegliata, ma sto ancora sognando ad occhi aperti... in questo momento vorrei essere a Parigi col mio amore, sarebbe un sogno iniziare la giornata facendo colazione in una bella "patisserie parisienne", magari da Ladurèe con tè e dolcissimi macarons e poi continuare a coccolarsi con una romantica passeggiata lungo la Senna mano nella mano...
Ieri sera mi sono addormentata con lo stesso pensiero, ascoltando una canzone di Serge Gainsbour e Jane Birkin.... impossibile non sognare di volare a Paris almeno con la fantasia...
Nel 1946 lo Studio 66 di Hollywood ha riunito il genio di Salvator Dalì e la fantasia di Walt Disney nella creazione di un cortometraggio dal titolo “Destino”, ispirato alla ballata, dall’omonimo titolo, del compositore messicano Armando Dominguez. Due personaggi apparentemente così lontani si legarono per un intento comune e caro ad entrambi: rendere concreti i sogni. Non sarà una coincidenza se Walt Disney affermò: “Tutto inizia con un sogno: credici e potrai realizzarlo”. Il lavoro d’animazione, completato solo nel 2003 da Baker Bloodworth e Roy Edward Disney, nipote di Walt, valse alla Casa di Topolino una candidatura agli Oscar.
“Destino” è “la storia di una ballerina in cerca dell'amore, che sembra alla fine trovare nell'incarnazione stessa del tempo. Solo fondendosi con il mondo dei sogni potrà, però, raggiungere il suo uomo, e così deve perdersi in un delirio surrealista, quasi che fosse caduta nel pennello del grande pittore catalano, fino a diventare parte del suo amato. Circa sei minuti di pura poesia in cui viene inserito tutto l'universo daliniano, dagli orologi molli alle pagnotte da portare come cappelli, dal baseball come metafora della vita, ai giochi prospettici, dai paesaggi metafisici alle formiche”.